10 buone ragioni per cambiare casa immediatamente
Desiderio di miglioramento, o necessità oggettiva: cambiare casa può nascere dall’ambizione personale, o per una situazione pratica da risolvere.
Ecco i motivi più diffusi che spingono le famiglie italiane a cercare una nuova casa.
Sono pochissime le famiglie che non cambiano casa almeno una volta nella vita. Tra quarantenni e cinquantenni, è molto più facile trovare persone già al secondo/terzo cambio, piuttosto che famiglie ferme al primo acquisto.
E questo non lo dico io, seppur negli anni CasaLab si è specializzata in questo ramo del mercato, e di cambio-casa ne seguiamo regolarmente tutti i mesi.
Ci sono i numeri dell’Istat a confermarlo, e basti pensare che nel 2020 -anno clou della pandemia- sono state oltre 1,3 milioni le persone -in Italia- che si sono trasferite cambiando Comune. Significa che di media, senza considerare chi cambia rimanendo all’interno dello stesso Comune, ogni 1000 cittadini, 22 all’anno cambiano casa.
Considerando un nucleo medio di 4 persone, significa che su 250 famiglie, 5 ogni anno cambiano casa. Non è poco!
Ma d’altronde, il mondo intorno cambia alla velocità della luce, e altrettanto cambiano le nostre esigenze abitative. Quella casa, quel posto, quegli spazi, che ci sembravano perfetti fino a pochi anni fa, tutt’ad un tratto non vanno più bene.
Questo non significa che traslocare sia una decisione da prendere a cuor leggero, tutt’altro! Cambiare casa è una scelta importante, che dev’essere ponderata attentamente sia da un punto di vista personale, sia dal lato economico. Serve prendersi del tempo, ed è necessario valutare con attenzione pro e contro.
Ci sono però dei segnali che fanno scattare la molla, e che non puoi fare a meno di considerare.
Alcuni sono tangibili, oggettivi, forse in un certo senso più semplici da cogliere.
Ce ne sono altri che definirei più intrinsechi, più caratterizzati dalla natura stessa della persona, dai suoi sogni, dai suoi obiettivi. Sono quelli che puoi tenere a bada per un po’, ma che quando esplodono dentro la tua testa, vorresti aver già trovato da vendere e comprare domani!
In ogni caso, parlarne con un po’ d’anticipo con chi può aiutarti nella doppia operazione, significa evitare errori grossolani.
Qui ho raccolto i 10 motivi che -per la maggiore- spingono i nostri clienti al cambiamento.
Credo possano tornare utili a chi ha iniziato negli ultimi mesi a riflettere sulla possibilità di cambiare: ritrovarsi in uno o più di questi elementi, può darti il là a cominciare questo percorso.
Ti avviso subito. Cambiare casa è un’avventura emozionante da una parte, perché pensi all’obiettivo finale e sicuramente c’è tanta voglia di essere già lì nella nuova casa.
Ma dall’altra è un percorso duro, da affrontare con coraggio, che ti porterà inevitabilmente a qualche momento ‘no’ e a più d’una discussione in famiglia.
Sei pronto ad affrontarlo?! …
…dai che vediamo insieme ‘il perché’ altre famiglie hanno deciso di buttarsi!
1) NON SOPPORTO PIU’ IL CONDOMINIO
Motivo principe dei cambio-casa in Italia. Forse dovevo scrivere “non sopporto più i vicini!”.
Perché il problema è che puoi averne anche uno di rompiscatole sotto-sopra-affianco, e la tua vita poco alla volta si tramuta in un vero e proprio inferno. Non è un problema esclusivo dei condomini, è proprio un problema di mentalità e rispetto delle persone, che si sta perdendo per strada.
Per vent’anni puoi aver vissuto da papa in un condominio di 12 appartamenti, e poi basta solo che uno vende, o affitta, o muore e arrivano gli eredi, e tutto viene stravolto dall’oggi al domani.
Quello che devi assolutamente evitare in queste circostanze, è di arrivare al limite di sopportazione. Alle prime avvisaglie, armati di buona volontà, prendi in mano la situazione e decidi per cambiare.
Non ne vale la pena vivere da schifo per colpa dei vicini!
2) I FIGLI HANNO BISOGNO OGNUNO DELLA SUA STANZA
Leggo sempre questa esigenza da un duplice punto di vista.
1 – l’effettiva necessità di spazio quando i ragazzi crescono, e soprattutto se sono maschietto e femminuccia, la volontà di garantire ad ognuno la propria privacy. Quindi una questione prettamente logistica in ambito famigliare.
2 – una motivazione più legata alla sfera emotiva dei genitori, per cui quella camera in aggiunta significa molto altro che un po’ di metri quadri in più: c’è un misto di orgoglio e soddisfazione quando sai che ognuno può studiare nella sua stanza, che non devono bisticciarsi per la scrivania; la vivi con maggior serenità, la sera che decidono uno di guardarsi la tv e l’altro di leggersi un libro, ognuno nella propria stanza.
Diciamo che la stanza in più è un bene per i figli, ma è anche un po’ bel po’ di tranquillità in più per voi.
Ogni stanza in più, che sia la camera, il secondo bagno, la cucina divisa, è un mix tra esigenza oggettiva e soddisfare un desiderio soggettivo.
3) POSSO PERMETTERMI UNA CASA PIU’ BELLA
Questa è pura ambizione e quindi assolutamente da catalogare nella sfera emozionale.
La casa più bella, la casa nuova, la casa più moderna, la casa più grande, è solo un metro di paragone con amici/parenti/colleghi, utile a soddisfare l’ego personale.
Sposo al 1000per1000 l’idea che se ti fai il culo da mattina a sera, e ad un certo punto puoi permetterti una casa più bella, hai perfettamente ragione a cambiare. E che sia anche per far morire d’invidia quelli che ti conoscono, va bene uguale, perché se è frutto dei tuoi sacrifici, hai anche ragione a mostrarlo.
Stai rubando per la casa più bella? No! Ti sei sbattuto tanto e finalmente vuoi toglierti uno sfizio? Vaffanbrodo a chi pensa che sei uno sborone! Hai ottenuto una promozione al lavoro perché sei bravo e ti pagano di più? Vendi quel cavolo di appartamento e comprati la bifamiliare! Non pensare a quelli che parlano alle spalle, tanto sono gli stessi che alle 5 staccano, guai a saltare lo spritz al bar.
4) VOGLIO AVVICINARMI ALLE COMODITA’
Il posto dove hai comprato la prima casa quando eravate solo te e tua moglie -o te e tuo marito- difficilmente poi va bene quando arrivano dei figli. Capita spesso che a venticinque/trent’anni, solo in due, hai delle esigenze-una disponibilità economica-una scala di priorità, diverse da quelle di adesso.
Quando è stata ora del primo appartamento, sei andato fuori, distante dai genitori, lontano dai servizi, perché l’unico pensiero era quello di comprare una soluzione carina contenendo al minimo la spesa e il mutuo da pagare.
Poi adesso ti ritrovi che devi smacchinare i ragazzi tra scuola-sport-divertimenti 2/3 volte al giorno, e farti decine di chilometri su e giù, e poi portarli/andarli a prendere dai nonni perché sei a lavorare. Un caos allucinante!
O passi la vita in macchina a fare avanti/indietro, o ti fai trasferire scuola-sport-divertimenti dove abiti te -ma la vedo difficile- o ti rendi conto che è arrivato il momento di prendere e tornare vicino a un paese grosso.
5) SIAMO RIMASTI SOLI ED E’ TROPPO GRANDE
Questo capita quando i figli prendono il volo. Intanto, consideralo un successo, perché significa che li hai tirati grandi, li hai fatti studiare, e li hai instradati verso la loro indipendenza.
Però c’è da fare i conti con una casa che avevi fatto/comprato, sulla base delle esigenze di una famiglia di 4 o 5 persone. Prima ti rendi conto che è troppo grande, e meglio è.
E non è tanto per le bollette, per pulirla, per la manutenzione che richiede una casa grande, ma è proprio un peccato dover chiudere delle stanze, o non sfruttarla a pieno. Qui c’entra un po’ anche il lato emotivo, perché la ricordi piena di vita dieci/quindici anni fa, e adesso la sera vi trovate in due e fate la spola tra cucina/camera/bagno e stop.
Si ok, in futuro ci saranno i nipotini. Ma i nipotini verranno lo stesso, anche se ti trasferisci su una casa più piccola.
PS e non pensare per i figli, che un domani può venir buona per uno di loro, perché i figli è giusto che prendano le proprie decisioni
6) SENTO IL DESIDERIO DI AVERE UNO SPAZIO FUORI
E’ inutile, due anni di covid hanno letteralmente stravolto la testa della gente. Se prima il giardino per qualcuno era una rottura di scatole, da tagliare l’erba il fine settimana, adesso per molti è una delle condizioni essenziali che non devono mancare nella nuova casa.
E ti credo! Da ragazzi puoi fare a meno del giardino, il week-end hai altro da fare che non stare dietro la casa. Ma poi quando arrivi sui 35/40, che le energie sono meno, che il fine settimana serve proprio per staccare la spina, avere un pezzo di giardino fuori significa potersi rilassare senza andare chissà dove.
Vuoi passare i prossimi 10 anni a portare tuo figlio al parco, o meglio avere un pezzo di verde che gioca da solo e non hai bisogno di andargli dietro per forza? Ma poi è anche per te: vuoi mettere la soddisfazione di una grigliata a casa in compagnia, anziché andare sempre a cena fuori?!
7) LA CASA E’ DA RISTRUTTURARE
C’è chi cambia e cerca una casa apposto, piuttosto che mettersi a sistemare la propria.
Non è solo una questione economica. Lasciamo perdere quell’aspetto lì, perché con i vari bonus è venuto fuori un casino che è meglio evitare di addentrarsi in questioni di soldi.
Il fatto è che ci sono persone portate ad affrontare la questione ‘lavori’. E per questione-lavori intendo preventivi, imprese, geometri, tendi l’elettricista-el muraro-l’idraulico. E altri che invece meglio starne distante più che posso.
Vivere da vicino una ristrutturazione edilizia è molto più facile da dirsi, che da farsi.
A livello di tensione emotiva siamo alla stregua di un cambio casa. Ma almeno per quello, se vuoi puoi prenderti una pausa e lasciare fuori dalla porta i pensieri. Con la ristrutturazione i pensieri li hai in casa giorno e notte!
Senza parlare di quello che accade nei condomini quando è ora di ristrutturazioni pesanti.. i rapporti tra vicini sono messi a durissima prova!
8) VOGLIO FAR CONTENTA MIA MOGLIE, LO MERITA
Mi viene da sorridere, però mi capita varie volte che sembra questi uomini vogliono farci contente! <<La cucina divisa perché mia moglie piace cucinare..>> poi in realtà -sotto-sotto- è perché la cucina divisa non gli rompiamo le scatole quando è ora della partita.
Cari ometti, siete dei furbacchioni! Con la scusa di cambiare casa per far contenta la vostra signora, anche voi vi togliete qualche sfizio. E comunque, è giusto così. Chi cambia casa, chi dev’essere soddisfatto alla fine, è l’intera famiglia, non solo uno o solo l’altro.
Il consiglio che mi sento sempre di dare ai miei clienti, in una fase preliminare di decisione, è sempre quello di confrontarsi in famiglia, mettendo sul tavolo le idee e le esigenze di tutti. Perché un cambio casa dev’essere un’operazione win-win per tutti.. anche se tua moglie lo merita sempre un po’ di più!
9) CON LO SMART-WORKING MI SERVE UNA STANZA IN PIU’
Questo è un problema attuale, che presumo diventerà sempre più una costante più avanti andremo. Lo smart-working è un fenomeno che sta coinvolgendo uffici pubblici e società private, che si è fatto strada durante il lockdown, e che per molte aziende ha significato un taglio dei costi importante.
Lavorare da casa significa però rivedere anche gli spazi necessari nell’abitazione. Per molti, rendersi conto che non sono sufficienti.
Quindi da un lato l’enorme vantaggio, soprattutto per le donne, di poter gestire una famiglia e star dietro ai figli, pur lavorando e mantenendo lo stipendio. Dall’altro, la necessità di avere uno spazio dedicato, soprattutto se lo smart-working diventa una vera e propria modalità operativa per la propria mansione.
Rapporto costi/benefici propende per una casa con uno studio in più, piuttosto che tornare in ufficio!
10) E’ UN SOGNO NEL CASSETTO: ADESSO O MAI PIU’
Sei arrivato a quell’età di mezzo che rappresenta un momento di stabilità di vita importante. Buona parte del mutuo della casa dove vivi adesso è pagato. Il lavoro è ok. I figli stanno crescendo. Non hai problemi di salute.
Sei in quella fase dove la monotonia potrebbe prendere il sopravvento.
C’è un sogno nel cassetto che hai sempre tenuto lì chiuso. Una casa migliore, una casa singola come quella dove abitavi coi genitori, un giardino grande. Mettersi in moto per cambiare casa è una scarica elettrica alla tua routine quotidiana.
‘Adesso o mai più’ perché passati questi anni, il rischio è di non realizzarlo mai più. Una volta che i figli crescono, una volta che i figli si sono stabilizzati in un posto, diventa molto più difficile cambiare.
Vivere una vita col rimorso di aver sprecato questi anni, la possibilità di cambiare, l’opportunità di realizzare un sogno abitativo migliore, sarebbe davvero un peccato…