Blocco degli sfratti. La proprietà privata è ancora un sacrosanto diritto del cittadino?

Blocco degli sfratti. La proprietà privata è ancora un sacrosanto diritto del cittadino?

Nelle ultime settimane si è accesa la disputa su uno dei temi più scottanti prodotti dalla pandemia nel settore immobiliare.

L’ennesima proroga di quel Blocco degli sfratti istituito dal governo-Conte col decreto Cura-Italia dello scorso 17 marzo 2020, è al centro dello scontro tra “piccoli proprietari” e associazioni di inquilini.

 

I provvedimenti esecutivi di rilascio degli immobili, bloccati inizialmente per circa 3 mesi e mezzo, fino al 30 giugno dello scorso anno, con l’ennesima proroga dello scorso 31 dicembre, sono stati congelati fino al 30 giugno di quest’anno.

Un tira e molla tra proroghe e ri-proroghe durato per tutto il 2020, e che anche per quest’anno non lascia ben sperare quei proprietari che, già in possesso dell’ordinanza di rilascio della propria abitazione da parte dell’inquilino moroso, si trovano nell’impossibilità di poter materialmente ritornare in possesso della loro proprietà.

 

Una situazione paradossale, che ci fa riflettere non solo sui principi costituzionali di legittimità, ma anche sulle possibili conseguenze devastanti per il mercato immobiliare italiano e per il valore patrimoniale delle nostre case.

 

Ne discuteremo ampiamente nell’analisi preparata dal nostro Filippo Molon, che verrà pubblicata nella prossima edizione del CasaLabNews, il notiziario gratuito d’informazione immobiliare più diffuso nella Bassa.

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