Guerra, caro-vita, riforma del Catasto. Come cambia il mercato immobiliare 2022

Guerra, caro-vita, riforma del Catasto. Come cambia il mercato immobiliare 2022

>> UN’ANTICIPAZIONE DEL NOSTRO

  #CasaLabNews edizione Marzo ’22 <<

 

Febbraio-Marzo ‘20 la mazzata del covid e del lockdown.

Febbraio-Marzo ‘22 la guerra, le bollette raddoppiate, la benzina alle stelle.

Nel più bello che il Paese tenta di rimettere la testa fuori, dopo 2 anni contraddistinti dalle preoccupazioni causate dalla pandemia, ecco ripiombare nell’incubo di un futuro incerto.

 

Come cambia quindi il mercato della casa, in funzione di questi avvenimenti?

È difficile prospettarlo con certezza, gli aspetti da considerare sono svariati e in rapido svolgimento. Ma come per tutte le previsioni, ci possono aiutare i ricorsi storici da una parte, e le primissime reazioni agli eventi dall’altra.

 

Quella che potrebbe risultare più impattante per il nostro settore, e che si sta già evidenziando nelle ultime settimane, è di un aumento dell’offerta di mercato -quindi del numero di case in vendita- a fronte di una contrazione della richiesta.

Una situazione diametralmente opposta a quanto sta avvenendo in altri settori, per i quali, la scarsità dell’offerta -reale o presunta che sia- a fronte di un’identica richiesta di mercato, ha fatto schizzare i prezzi.

Ecco che la prospettiva di inizio anno, per un -seppur flebile- rialzo dei prezzi delle nostre case in vendita, viene completamente spazzata dagli eventi delle ultime settimane.

 

Chi ha atteso per vendere -e qui mi rivolgo in particolare a chi ha ereditato una casa, che non è la sua residenza- per la quale rimandava la decisione nella speranza di incontrare periodi di mercato più favorevoli, si trova -suo malgrado- tra l’incudine e il martello.

Anche vendendo agli stessi prezzi del 2021, con l’inflazione e il caro-vita che corrono sempre più veloci, significa comunque rimetterci rispetto un anno fa.

Ma con quale coraggio, e con quali prospettive, rimandare ancora più in là, la vendita di questa casa?

 

Andiamo a fare due ragionamenti nel pratico.

E’ chiusa, non la usi, ma hai comunque le utenze attaccate. Significa che dell’ultima invernata, hai speso il doppio di bollette, anche senza usare un solo metro cubo di gas.

E se perdurasse il conflitto tra Russia e Ucraina, da dove importiamo una cospicua percentuale del fabbisogno energetico interno? Fino a che punto potrebbero schizzare queste bollette?

L’alternativa di disdettare i contratti, di fermare gli impianti, col rischio di un deperimento degli stessi, e col conseguente deprezzamento del valore di questa casa.. anche no!

 

Aggiungici poi che la strada tracciata dal governo, è quella di rivedere gli estimi catastali, portandoli a stime congrue rispetto a quelle commerciali di mercato. Oggi hai speso X di tasse, perché parametrate a valori vecchi. Domani?!

Quanto inciderà l’Imu, la Tari? Quanto costerà di benefici persi col nuovo calcolo dell’ISEE, quella seconda casa rivalutata su estimi catastali più alti?

 

E questo è un argomento che interessa non solo chi ha una seconda casa ereditata, ma anche chi è proprietario di una seconda casa presa per investimento, e messa a reddito. Altra categoria di proprietari immobiliari, che si sta riversando sul mercato della vendita nelle ultime settimane..

Pensa che già l’anno scorso, solo qui a Monselice, sono state vendute decine di appartamenti ‘ex-affittati’.

La pandemia, il blocco degli sfratti, le lungaggini burocratiche quando uno non paga, una tassazione sul reddito sempre più pesante. Fatto sta che operazioni di vendita per disinvestire, biennio 20/21, sono aumentate del 43% rispetto il biennio precedente.

Non è una scelta facile nemmeno questa: ri-affittare, o vendere adesso che si libera?

 

Ma come per chi ha ereditato: con quali speranze, e per quanti anni ancora rimandare la possibilità di vendere, se già sei stanco adesso di star dietro a questo appartamento e a questa locazione?

Pensa quanto potrebbe incidere il caro-bollette, il caro-spesa, il caro-benzina, sulle economie dei tuoi inquilini.

E quale il primo taglio/il primo ritardo sui pagamenti che andrebbero a fare in caso di difficoltà economica..

 

(…L’ARTICOLO COMPLETO, SARA’ DISPONIBILE A BREVE CLICCANDO QUI NELL’EDIZIONE MARZO 2022)

 

Cosa consigliarti quindi.

In primis, e vale sia che devi vendere, sia che stai cercando per comprare. Decidi. Non rimandare.

Stare fermi, significa sempre rimetterci. E non sempre dal lato prettamente economico.

Una decisione importante come quella di vendere/acquistare/ cambiare casa, costa tanto anche in termini di tempo e di salute.

 

Se per decidere hai bisogno di un parere esperto, cerca un professionista su cui riporre fiducia.

Fissa un incontro, scopri le tue carte, spiegagli per filo e per segno le tue esigenze, e chiedi la sua opinione. Non posso con un articolo aver risposto esattamente al tuo caso specifico. Con un appuntamento incentrato sulla tua situazione, invece si.

 

Se hai già messo in vendita, non abboccare a chi ti consiglia di ribassare il prezzo per la guerra o per il caro-vita.

Come ti ho detto, i prezzi sono destinati ad una stasi prolungata. Ci sarà più offerta, ma se l’agenzia ti ha fatto una valutazione corretta tre mesi fa, prima o poi la casa la vendi.

Quello che dovresti fare invece, è di trovare un’agenzia che “allarga” le tue possibilità di vendita. Finché la tua casa, il massimo della pubblicità è un cartelletto in vetrina o un annuncio su internet, difficile che vendi al giusto prezzo. Poi ti dicono della crisi per abbassare, ma in realtà è perché bisogna fare tanta pubblicità, e fatta bene, per vendere! Soprattutto adesso che di concorrenza di altre case in vendita, ce ne sarà sempre di più!

 

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